Canali Minisiti ECM

L'intelligenza artificiale come un medico nella diagnosi di Covid

Infettivologia Redazione DottNet | 01/10/2020 16:22

Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Nature Communications e condotta fra Cina, Stati Uniti e Italia

L'intelligenza artificiale può essere accurata quasi quanto un medico nella diagnosi di Covid-19, soprattutto riconoscendo la polmonite scatenata dall'infezione da nuovo coronavirus. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Nature Communications e condotta fra Cina, Stati Uniti e Italia. I ricercatori hanno dimostrato che, analizzando le tomografie computerizzate (Tc) dei polmoni, un algoritmo è in grado di classificare la polmonite da Covid-19 con una precisione fino al 90%, oltre a identificare correttamente i casi positivi nell'84% dei casi e quelli negativi nel 93%. Le tomografie computerizzate (Tc), spiegano i ricercatori in una nota, "offrono una visione più approfondita della diagnosi e della progressione del Covid-19 rispetto ai test di reazione a catena della polimerasi di trascrizione inversa, o Rt-Pcr, spesso utilizzati.

Questi test hanno un alto tasso di falsi negativi e ritardi nell'elaborazione. Un altro vantaggio delle Tc è che possono rilevare Covid-19 in persone senza sintomi", ma, precisano, "non sempre" sono "raccomandate come strumento diagnostico per Covid-19 perché la malattia appare spesso simile alle polmoniti associate all'influenza".  Il nuovo algoritmo sviluppato dal gruppo di ricerca, precisa Ulas Bagci, uno dei ricercatori dello studio, "può superare questo problema identificando accuratamente i casi di Covid-19, oltre a distinguerli dall'influenza, rappresentando così un grande potenziale aiuto per i medici". Gli studiosi hanno analizzato le Tc polmonari pazienti di Cina, Giappone e Italia con malattie che vanno dalla polmonite da Covid a quella che non ne è legata fino al cancro polmonare.  Al lavoro hanno contribuito studiosi della Fondazione Irccs Cà Granda, dell'Università degli Studi di Milano e dell'Asst Santi Paolo e Carlo.

pubblicità

fonte: Nature Communications

Commenti

I Correlati

La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve

Gianni Rezza: "Il piano pandemico aggiornato c'è, ma va approvato e ben finanziato". Il punto sulla trasmissione da uomo a uomo

Panel di esperti coinvolti nella stesura del documento: Vincenzo Baldo, Paolo Castiglia, Rosita Cipriani, Giovanni Gabutti, Sandro Giuffrida, Laura Sticchi, Maria Grazia Zuccali

Gli scienziati: "Dall'analisi del genoma non è possibile escludere l'origine umana"

Ti potrebbero interessare

La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve

Gianni Rezza: "Il piano pandemico aggiornato c'è, ma va approvato e ben finanziato". Il punto sulla trasmissione da uomo a uomo

Panel di esperti coinvolti nella stesura del documento: Vincenzo Baldo, Paolo Castiglia, Rosita Cipriani, Giovanni Gabutti, Sandro Giuffrida, Laura Sticchi, Maria Grazia Zuccali

Gli scienziati: "Dall'analisi del genoma non è possibile escludere l'origine umana"

Ultime News

In Italia l’incidenza del tumore al polmone è stimata in 40mila nuovi casi all’anno, di cui il 15% sono diagnosi di microcitoma che è una delle patologie più aggressive in oncologia

Chi guadagna di più sono i chimici con 92.700 euro/anno, seguiti dai medici, con uno stipendio medio annuo di 90.593 euro e dai veterinari a poco più di 90.440 euro/anno

L’obbligo di prova, quindi, per il soggetto danneggiato, si ferma all’individuazione del cosiddetto nesso di causalità fra i due eventi

Dalla Ragione, crescono le chiamate al numero verde Sos